Onorevole signora Presidente,
onorevoli consiglieri comunali,
onorevoli municipali,
una delle sfide attuali più grandi della nostra città, dopo l’aggregazione, è lo sviluppo futuro del nostro territorio, sviluppo che deve essere equilibrato dal profilo economico, ecologico e sociale e deve permettere di proteggere e valorizzare i beni culturali, la natura e il paesaggio.
Con i messaggi 102 e 105/2016 decideremo tra poco quale indirizzo dare alla pianificazione della città di Mendrisio: un piano direttore comunale o direttamente un solo nuovo piano regolatore, come richiesto nella mozione del 29 settembre 2013?
Già nel messaggio relativo alle “strategie Mendrisio 2030 – obiettivi strategici per lo sviluppo sostenibile della città di Mendrisio”, il Municipio ha ritenuto indispensabile dotarsi del Piano direttore comunale. L’art. 127 del Regolamento comunale, approvato nel 2014, prevede già che il Comune adotti “lo strumento del piano direttore allo scopo di meglio garantire la gestione del territorio”.
Quali sono i vantaggi di un piano direttore comunale ?
Prima di tutto è uno strumento strategico, che darà gli indirizzi necessari alle modifiche dei PR. Lo strumentario ipotizzato per la pianificazione comunale è analogo a quello cantonale. A differenza del Piano direttore cantonale, il Piano direttore comunale sarà elaborato dal Municipio e sottoposto per approvazione al Consiglio comunale. Questo modo di procedere ha il pregio di portare ad ottenere un risultato politico del Legislativo sulle strategie del Comune, in modo da impostare i piani regolatori sulla base di tali precise indicazioni. I documenti di concretizzazione degli obiettivi saranno integrati nel piano direttore comunale, che, lo ricordo, non ha un effetto diretto, ma unicamente indiretto sull’attuazione degli strumenti pianificatori.
A livello pratico, una volta che il Consiglio comunale avrà definito gli obiettivi dello sviluppo territoriale coerenti con i diversi concetti settoriali, saranno elaborate dal Municipio le schede operative , che rappresenteranno la base per i rispettivi messaggi municipali che definiranno l’ulteriore procedura di variante pianificatoria, variante che dovrà sottostare alla procedura di informazione e partecipazione pubblica prevista dalla legge.
Attualmente sono in vigore nel territorio della Città di Mendrisio 10 piani regolatori differenti, adottati in anni differenti; i piani regolatori sono molto diversi tra di loro anche perché i differenti quartieri che compongono la città hanno caratteristiche e necessità normative diverse tra loro; non tutti i quartieri dispongono inoltre ancora di un PR di nuova generazione.
La scelta di operare da subito la revisione contemporanea di tutti i Piani regolatori in vigore e la creazione di un solo Piano Regolatore darebbe avvio ad una procedura mostruosa; ci sarebbero probabilmente centinaia di ricorsi da evadere e il tutto durerebbe talmente a lungo, che il PR in questione dovrebbe già essere rivisto alla sua formale entrata in vigore.
Il Piano direttore comunale vuole evitare tutto questo e dare avvio a modifiche pianificatorie solo dopo che avranno già trovato una condivisione politica in merito al loro obiettivo di visione generale; esso dovrebbe pertanto garantire maggiore celerità rispetto alla revisione generale e contemporanea di 10 piani regolatori. A medio-lungo termine, il piano direttore comunale ha quale obiettivo il coordinamento e l’armonizzazione di tutti i Piani regolatori della città di Mendrisio.
Per questo motivo, esprimendomi già sui due singoli messaggi, porto l’adesione del Partito popolare democratico e generazione giovani al messaggio 102/2016 e al messaggio 105/2016, respingendo la relativa mozione.
Andrea Carri
Gruppo PPD e Generazione Giovani Mendrisio