il sottoscritto non può evidentemente dirsi soddisfatto dalle risposte ricevute questa sera alla nostra interpellanza
L’epidemia da COVID-19 che ha colpito il nostro paese, assieme al mondo intero, è stato senz’altro un evento traumatico ed imprevisto che ha portato ad un blocco totale della società e delle attività economiche che si è protratto sostanzialmente per due mesi.
La catastrofe sanitaria o, quantomeno, gli scenari più gravi sul fronte sanitario hanno fortunatamente potuto essere evitati grazie ad un poderoso impiego di risorse, sia economiche, che umane. Il virus sembra per il momento essersi fermato ma dinnanzi a noi abbiamo l’incertezza su di una possibile seconda ondata di contagi e, nel contempo, sull’effettiva entità della crisi economica che l’onda lunga del lockdown potrebbe ingenerare.
In situazioni come queste non si poteva pretendere che il Municipio avesse pronte nel cassetto tutte le risposte ma era certamente lecito attendersi che l’esecutivo comunale, al pari del Consiglio di Stato e dei Municipi di altri importanti comuni, procedesse ad adottare misure di risparmio immediate (per lo meno a titolo cautelativo) e, soprattutto, che procedesse almeno ad elaborare degli scenari sulla base dei quali poter orientare le sue scelte e quelle del Consiglio comunale.
Partendo dal disavanzo di 2,9 milioni già a preventivo, a mio modesto modo di vedere, non è peregrina l’ipotesi che alla fine dell’esercizio il disavanzo possa situarsi tra i 6 e i 9 milioni di CHF.
In una situazione come questa si possono fare due cose, (a) andare avanti come se nulla fosse e sperare che il conto non sia troppo salato, oppure (b) fare subito uno sforzo corale, come compagine municipale, commissione della gestione e Consiglio comunale, per tagliare tutto il superfluo, concentrandosi sull’essenziale, in modo tale da cercare di ridurre al minimo il deficit con il quale certamente ci vedremo confrontati.
Rimandare i problemi può certo essere comodo e meno faticoso, a maggior ragione con le elezioni ormai alle porte, ma è la scelta giusta? È una scelta responsabile? Personalmente credo di no.
Qui non si tratta di dare la colpa a nessuno, perché il virus non l’ha certamente voluto nessuno, ma di rimboccarci tutti le maniche per fare tutto quanto in nostro potere affinché la fattura finale per i cittadini di Mendrisio sia contenuta il più possibile, rispettivamente, per parlare chiaro, che l’aumento di moltiplicatore (ormai difficilmente evitabile) non debba essere misurato nell’ordine delle decine di punti percentuali.
Visto che l’esperienza ci insegna che, a livello finanziario, di regali dal Cantone non possiamo certo aspettarne –semmai ulteriori zavorre– dobbiamo attivarci subito e, in questo contesto (come in quasi tutti gli altri), è il Municipio ad avere un ruolo centrale e a determinare i tempi di azione e reazione.
Da qui quindi la mia personale, momentanea, insoddisfazione sentimento che certamente potrà mutare se tutta la compagine municipale recuperando il tempo perso, darà prova di non volersi semplicemente limitare ad amministrare la Città, ma di volerla veramente governare con responsabilità.
Gianluca Padlina
Gruppo PPD e Generazione Giovani