Visitando le città oltralpe come Zurigo, Ginevra o Berna, resto sempre colpito dalla vivacità che si respira. Molti sono i progetti innovativi ai quali possiamo lasciarci ispirare per importare questa vitalità anche nella nostra realtà comunale.
Mendrisio, come tanti altri Comuni del Cantone, soffre di un calo demografico e un invecchiamento generale della popolazione. Dal 2015 al 2020, la popolazione residente tra 25 e 44 anni a Mendrisio è diminuita dell’8%. La partenza dei giovani, la mancanza di opportunità di lavoro, l’aumento degli sfitti, sono infatti tutti problemi collegati tra loro.
A contrastare questo trend negativo, potrebbe in parte pensarci l’arrivo della SUPSI che permetterà di rafforzare il ruolo della città nel contesto universitario cantonale. Bisogna però sfruttare appieno questa novità e far sì che il suo arrivo permetta a chi studia di crearsi o trovare le opportunità per poter rimanere.
Il mondo del lavoro, in piena trasformazione, invita sempre più persone a lasciare il classico lavoro da ufficio (i cui posti liberi sono sempre meno) per mettersi in proprio. Nelle grandi città svizzere, questa tendenza ha aperto la strada alla creazione di numerosi incubatori di start-up, spazi in coworking e uffici condivisi. Riappropriandosi di spazi storici e vecchie fabbriche, la città ritrova una nuova vita. Penso ad esempio all’Impacthub di Zurigo, situato in una vecchia fabbrica lungo la Limmat che è diventato un punto di riferimento per le startup della città.
Su questo punto però la città può ancora fare molto. Gli spazi sfitti non mancano e incentivare nuovi progetti, anche solo con delle campagne di comunicazione a più ampio raggio o incentivi mirati, si potrebbe apportare il giusto stimolo a chi finisce l’università per lanciarsi sulla strada dell’imprenditorialità anche a Mendrisio. Si potrebbe estendere il regolamento per gli incentivi di promozione economica, attualmente limitato unicamente ai nuclei storici, per aiutare finalmente tutte le nuove aziende indipendentemente da dove esse scelgono di iniziare la loro attività.
Innovare non significa solamente tecnologia digitale. A volte sapersi reinventare può essere sufficiente per avere successo. Penso a un esempio che mi ha colpito molto. Un gruppo di giovani ha fondato con successo una startup belga che recuperando i fondi di caffè dei bar, ha iniziato una coltivazione dei tradizionali funghi giapponesi per poter rifornire i ristoranti ed evitarne l’importazione da oltre oceano. Questo è un esempio di una startup innovativa, che nello spirito dell’economia circolare e a chilometro zero, ha saputo innovare e creare lavoro partendo dalle risorse a disposizione.
Mendrisio, così come il Ticino più in generale, ha tantissime risorse che aspettano solo di essere rielaborate, riutilizzate e rinnovate. Il futuro non ha bisogno necessariamente sempre di più quantità, ma di più qualità. Possiamo farlo, ma occorre che la politica sia pronta ad accettare e realizzare il cambiamento.
Marco Battaglia
Candidato verde liberale per il Municipio di Mendrisio