La campagna elettorale per le elezioni comunali sta entrando nella sua ultima fase, senza che sino a questo momento dal confronto tra candidati e forze politiche siano emersi spunti di particolare rilievo. Richiama tuttavia una risposta il commento pubblicato sull’edizione di sabato del CdT, nel quale l’esito del ballottaggio per il sindacato del 2018 è stato attribuito a non meglio precisate “crepe interne al partito” (NdR: quali?) e, per questa tornata elettorale, al PPD è stato rimproverato di dare più importanza alla conferma del numero delle poltrone, piuttosto che ai nominativi delle persone che saranno chiamate ad occuparle, semplicemente per il fatto di aver presentato una lista forte. Per quanto attiene all’esisto del ballottaggio è bene ricordare che si è trattato di uno scrutinio particolare, con il sistema maggioritario, e il risultato è stato determinato da un’anomala alleanza tra forze di destra e di sinistra, contro la mia candidatura e il mio partito. A chi sembra soffrire di amnesie selettive è bene ricordare che nell’ultima tornata elettorale retta dal sistema proporzionale, quella delle federali 2019, il PPD si è comunque riconfermato primo partito a Mendrisio. Per quanto attiene invece alla scelta di presentare una lista con candidati forti, la stessa è semplicemente legata alla volontà di non proporre soluzioni preconfezionate ma di permettere agli elettori di scegliere tra più profili validi, tutti in grado di esercitare la carica, come chiaramente dimostrato da chi è subentrato nel corso della legislatura. La scelta è stata dettata dal senso di responsabilità della Sezione, che ha sempre dato priorità agli interessi di Mendrisio, piuttosto che alle legittime ambizioni dei singoli candidati. Nell’immediato futuro la città di Mendrisio sarà chiamata ad affrontare molte sfide urgenti, che vanno dalla situazione delle finanze a seguito della crisi pandemica, alla questione della contendibilità dei piani regolatori, al futuro di diversi comparti chiave. Si tratta di sfide che per essere affrontate con successo richiameranno necessariamente prese di posizioni e decisioni chiare ed autorevoli da parte del prossimo Municipio. La capacità, o meno, di tornare a far sentire la voce di Mendrisio nei confronti delle autorità cantonali e federali avrà giocoforza un ruolo decisivo. Se è vero che alcune forze politiche, a parole, hanno dichiarato di ambire ad aumentare la propria rappresentanza in seno all’esecutivo comunale, alla luce di quanto fatto (e non) nel corso dell’ultima legislatura, è abbastanza evidente che, di questi tempi, l’ambizione sia inversamente proporzionata al merito.
Marco Romano, Consigliere nazionale, Mendrisio