Il Piano finanziario ed economico della Città di Mendrisio 2020-2027 traccia una prospettiva per le finanze comunali in cui il deficit strutturale stimato a ca. 2.5 mio di franchi svizzeri continua la sua azione di erosione del capitale proprio del Comune. Gli scenari prospettati nel piano indicano un (quasi) raddoppio del debito pubblico a 150 mio di franchi nel 2027. La stagnazione prevista per il gettito delle persone giuridiche e un aumento previsto del gettito delle persone fisiche non permetteranno di frenare l’aumento del debito.
Il rapporto di minoranza della Commissione della gestione presentato in Consiglio comunale durante la seduta del 9 maggio, ha voluto sottolineare l’importanza di dare priorità a una riorganizzazione interna dell’Amministrazione quale proposta politica da anteporre a un aumento del moltiplicatore d’imposta o a tagli dei servizi come gli aiuti sociali o i contributi a manifestazioni ed eventi. Siamo infatti convinti che la riduzione del deficit strutturale non debba passare da tagli della spesa per i servizi alla popolazione, ma innanzitutto tramite una riorganizzazione interna che permetta di sfruttare economie di scala, ridurre doppioni e prevedere la sostituzione solo parziale del personale che andrà in pensione nei prossimi anni. Allo stesso tempo, rinunciare a sostituire alcuni elementi dopo i pensionamenti previsti, potrebbe liberare risorse per l’assunzione di nuovi, giovani profili professionali che ancora mancano nell’organico comunale. L’esigenza di attuare una revisione della spesa pubblica, prima di procedere a qualsiasi aumento delle imposte, è stata peraltro ribadita dalla popolazione cantonale, e in modo ancor più netto da quella di Mendrisio, in occasione della recente votazione del 15 maggio u.s.
A quasi dieci anni di distanza dalle ultime aggregazioni, è arrivato il momento di riflettere su una riorganizzazione interna dei Dicasteri e dell’organizzazione dell’Amministrazione comunale.
Guardando all’organizzazione delle altre principali città ticinesi – Bellinzona, Locarno e Lugano – tutte le Amministrazioni comunali sono strutturate in 7 dicasteri, pari al numero di Municipali. Mendrisio fa eccezione con attualmente 13 dicasteri. Siamo convinti che ridurre a sette il numero dei dicasteri della Città di Mendrisio secondo tematiche affini (es.: Ambiente, Pianificazione e Mobilità, oppure Finanze ed Economia), possa giovare a migliorare l’efficienza economica e decisionale dell’Amministrazione, renderla più snella ed efficace per ottenere dei risparmi di economie di scala che permettano di ridurre la spesa amministrativa senza dover tagliare servizi e senza dover aumentare il moltiplicatore d’imposta. Se la riduzione dei dicasteri non dovesse comunque essere sufficiente per contenere il deficit strutturale nei prossimi anni, allora occorrerà in effetti riaprire il dibattito su eventuali tagli alla spesa, oppure su aggiustamenti del moltiplicatore d’imposta.
La valutazione su come ridurre, riorganizzare e nominare i Dicasteri è di competenza dell’Esecutivo, il quale ha certamente maggiori informazioni e conoscenze – unitamente a tutta l’Amministrazione comunale – per capire la fattibilità di questa proposta. L’auspicio è che la proposta qui presentata possa essere analizzata assieme alle altre misure di riorganizzazione attualmente in corso di valutazione e che verranno presentate al Lodevole Consiglio comunale.
Fatte queste premesse chiediamo al Lodevole Municipio della Città di Mendrisio:
- Come valuta il Lodevole Municipio la riorganizzazione e riduzione a sette dicasteri secondo il modello di altre città del Cantone?
- Come valuta il Municipio la fattibilità di unire dicasteri, secondo affinità e sinergie, quale misura per la riduzione del deficit strutturale?
- Quali sono, secondo il Municipio, le tempistiche e i costi una tantum di una riorganizzazione dei dicasteri?
- Una volta a regime, a quanto potrebbe ammontare il risparmio di spesa per la Città di Mendrisio con una riorganizzazione e riduzione dei dicasteri?
Ringraziando per la collaborazione, porgiamo i nostri migliori saluti
Manuel Aostalli,
Marco Battaglia, Gianluca Padlina, Maurizio Agustoni