Onorevole Sindaco, Onorevoli Municipali,
a partire dal mese di maggio 2020, contestualmente alla prima ondata della pandemia determinata dalla diffusione del virus Covid-19, il gruppo PPD, Generazione Giovani e Verdi liberali ha iniziato a sollecitare l’esecutivo comunale a voler procedere ad un’attenta disamina della situazione e dei possibili scenari economici e finanziari con i quali avrebbe potuto vedersi confrontata la Città di Mendrisio. A quel momento la preoccupazione principale era evidentemente legata ai timori per le conseguenze economiche che la pandemia, che stava colpendo così duramente il nostro Cantone, avrebbe potuto determinare per le finanze comunali. All’epoca il Municipio aveva indicato che si sarebbe chinato sui vari scenari e avrebbe proceduto ad un aggiornamento della pianificazione finanziaria e che intendeva agire anche sul fronte del contenimento delle spese.
Nel mese di dicembre 2020, in occasione della discussione sul preventivo 2021 il nostro gruppo politico aveva avuto modo di manifestare tutta la propria delusione per il fatto che la problematica relativa al deficit strutturale del Comune non fosse stata ancora affrontata. Il Municipio aveva tuttavia indicato di essersi rivolto ad un consulente esterno per avere un sostegno nell’individuazione e nella valutazione delle possibili misure da mettere in campo per l’ottimizzazione delle risorse umane e finanziarie.
A febbraio 2021 il consulente esterno ha quindi consegnato al Municipio il proprio dettagliato rapporto, contenente una serie di proposte di intervento, sia sul fronte organizzativo, che su quello del contenimento della spesa. È interessante osservare che, a quel momento, il processo di elaborazione delle proposte aveva già previsto diverse riunioni e un ampio coinvolgimento dei quadri dell’amministrazione comunale.
Il 28 settembre 2021 l’esecutivo comunale ha adottato la risoluzione municipale nr. 1575 relativa agli obiettivi di contenimento e revisione della spesa pubblica, all’interno della quale erano inseriti tutta una serie di scadenze intermedie e termini finalizzati a permettere di considerare tutte le misure in sede di elaborazione del preventivo 2023, giungendo quindi all’adozione formale durante il mese di dicembre 2022.
Il 15 dicembre 2021 il Municipio ha licenziato il messaggio municipale relativo al piano finanziario ed economico della Città di Mendrisio 2020-2027 che, fondandosi su di una valutazione oltremodo ottimistica del quadro congiunturale di riferimento, non prospettava interventi significativi sul fronte della spesa e, invece, preconizzava l’intenzione dell’esecutivo comunale di risolvere tutti i problemi alzando di due punti percentuali il moltiplicatore a partire dal 2023. Il tutto prevedendo di raddoppiare il debito pubblico in meno di due legislature (!!!). Il gruppo PPD, Generazione Giovani e Verdi liberali ha subito manifestato la propria assoluta contrarietà ad una pianificazione finanziaria elaborata sulla scorta di scenari eccessivamente positivi, che non garantiva alcun margine di manovra per poter reagire in caso di sviluppi inattesi. Il totale disaccordo con la pianificazione finanziaria proposta aveva spinto i membri della Commissione della gestione del gruppo PPD, Generazione Giovani e Verdi liberali a presentare un rapporto di minoranza con il quale ha invitato espressamente il Municipio a rinunciare al prospettato aumento del moltiplicatore e sollecitato il Municipio a procedere un aggiornamento del Piano finanziario.
Il 24 febbraio 2022 la Federazione Russa ha dato avvio all’invasione dell’Ucraina, riportando la guerra in Europa, con il corollario della crisi energetica che, con il passare del tempo, ha purtroppo iniziato a determinare effetti sempre più gravosi.
Il 9 maggio 2022, in occasione della seduta del Consiglio comunale nell’ambito della quale si è proceduto alla discussione del piano finanziario 2020-2027, da parte dell’esecutivo comunale non è giunta alcuna informazione concreta sullo stato di avanzamento dei lavori ma unicamente l’indicazione che il processo fosse ancora in corso. Per il resto, da parte dell’On. Sindaco e dell’On. Capo Dicastero finanze è giunto un fiume di parole sui massimi sistemi (grandi progetti di revisione degli indirizzi strategici, visioni, strategia delle AIM, qualità di vita, …), condito da qualche luogo comune: “È quasi un peccato che ci si soffermi solo sull’aspetto economico della cosa.” “Per risanare completamente le finanze ci si deve mettere d’impegno, e il Municipio lo fa, come anche l’Amministrazione pubblica.” “Bisogna essere consapevoli che non è un periodo di vacche grasse.”. Sorprendentemente, in ben sei pagine del verbale relative alla discussione sul piano finanziario del comune (cfr. verbale della seduta del Consiglio comunale del 9 maggio 2022, pag. 20-26) da parte dei membri dell’esecutivo comunale non è stata menzionata nemmeno una cifra corretta. Sì perché la sola ed unica indicazione numerica fornita è stata l’indicazione del Capo Dicastro finanze, secondo cui il debito pubblico alla fine andrà a “sfiorare/oltrepassare i 200 milioni di CHF” quando in realtà (fortunatamente) il piano finanziario licenziato dal Municipio indica che nel 2027 il debito pubblico dovrebbe andare ad aumentare solo (si fa per dire) a 150,5 milioni di CHF. Come se una differenza di quasi 50 milioni di CHF sia da ritenere irrilevante, oppure, alternativamente che le cifre rosse che si prospettano siano addirittura peggiori di quelle esposte.
Il quadro complessivo che si è andato delineando è oltremodo sconfortante come il fatto, già denunciato a più riprese, per cui il nuovo esecutivo comunale, senza fornire alcuna spiegazione, durante le sedute pubbliche del Consiglio comunale ha smesso di presentare in maniera completa i messaggi finanziari (preventivi, consuntivi, su tutti), proiettando le cifre, in modo da permettere a tutti (inclusi il pubblico e i rappresentanti della stampa) di prenderne compiutamente conoscenza dell’evoluzione della situazione. Il tutto secondo una prassi consolidata, portata avanti ininterrottamente per decenni e che, ça va sans dire, si auspica venga immediatamente ripristinata. L’atteggiamento di chi continua a parlare di un argomento senza mai arrivare al dunque, oppure di chi cerca di cambiare discorso per evitare un argomento sgradito è efficacemente sintetizzato da un antichissimo1 modo di dire della lingua italiana, perfettamente noto a tutti: menare il can per l’aia2 . A questo punto v’è da chiedersi se il Municipio non abbia eventualmente deciso di farne il motto della legislatura, ritenuto che, da oltre due anni a questa parte, sul fronte delle misure di riorganizzazione e, soprattutto, su quello delle misure di contenimento della spesa, la minestra che il Municipio continua a propinare al Consiglio comunale è sempre la stessa: vacue promesse e fumosa retorica. A non averne dubbio alcuno, è decisamente ora che sui banchi del legislativo comunale arrivi qualcosa di più sostanzioso.
Avvalendoci delle facoltà concesse dalla LOC, chiediamo pertanto al lodevole Municipio:
- A che punto è il lavoro di elaborazione delle proposte di riorganizzazione e contenimento della spesa?
- Il Municipio ha fatto i compiti estivi?
- Quando saranno presentate le proposte promesse ormai da due anni a questa parte?
- Tenuto conto della radicale modifica delle condizioni congiunturali il Municipio ha già proceduto ad un aggiornamento del Piano finanziario?
- Quando sarà presentato l’aggiornamento del Piano finanziario del Comune?
- Il Municipio intende affrontare il problema del deficit strutturale del Comune, presentando delle misure di contenimento della spesa oppure pensa semplicemente di accontentarsi di proporre di aumentare di 2 punti percentuali il moltiplicatore di imposta?
- Il Municipio è consapevole che, a fronte dell’inflazione galoppante, dei previsti aumenti dei premi di cassa malati, dell’aumento del prezzo della benzina e dopo aver già aumentato la tassa sul sacco e le tariffe per la fornitura dell’elettricità, un aumento del moltiplicatore sarebbe assolutamente insostenibile per una larga parte della cittadinanza?
- Per quale ragione, in occasione della discussione dei messaggi sui preventivi e consuntivi, l’esecutivo comunale ha interrotto la prassi ultra-decennale, che prevedeva una presentazione completa dei dati previsionali e dei dati di esercizio durante le sedute del Consiglio comunale?
- Ritenuto che, sulla carta, all’interno della compagine municipale non sembrano mancare le competenze in ambito economico, l’esecutivo intende ripristinare tale prassi?
In attesa delle risposte, l’occasione ci è grata per indirizzavi i nostri distinti saluti.
Avv. Gianluca Padlina
Fabrizio Poma
Davide Rossi
Daniele Raffa