Il Consiglio comunale di Mendrisio, nella sua seduta di lunedì scorso, ha approvato il Preventivo 2024 che presenta un deficit di CHF 3’674’500. Si tratta di un risultato in preoccupante continuità con il Preventivo 2023 che, nonostante l’aumento del moltiplicatore, sfiorava i 4 milioni di franchi di deficit. Gli appelli al contenimento della spesa sono rimasti totalmente inascoltati: la spesa corrente, in un solo anno, è anzi cresciuta di altri 5 milioni di franchi. Se queste tendenze saranno confermate, bisogna purtroppo attendersi a nuove richieste del Municipio di aumentare il moltiplicatore. Il Municipio non pare in effetti intenzionato a rivedere la spesa pubblica, neppure nell’ambito della opportuna riorganizzazione/riduzione dei dicasteri (il rischio, anzi, è che la spesa cresca ulteriormente). Uno studio di iQCenter SA, incaricata dal Municipio di analizzare le finanze di Mendrisio, aveva evidenziato un potenziale di risparmio “drastico”. Il Municipio non sembra tuttavia avere la volontà di intraprendere questo percorso, preferendo chiamare alla cassa i cittadini e le aziende. L’impressione, del resto, è che l’unico motivo per cui il Municipio non ha chiesto di aumentare il moltiplicatore (anche) nel 2024 è l’appuntamento elettorale di aprile. Con queste premesse, nel 2025 la “pillola” rischia di essere doppiamente amara e, alla vigilia dell’entrata in vigore della riforma fiscale delle persone giuridiche, Mendrisio rischierà di perdere concorrenzialità rispetto ai Comuni vicini. Negli ultimi due anni, a fronte di richieste di intervento sulla spesa pubblica, il Municipio ha costantemente gettato la palla al Consiglio comunale, chiedendogli di individuare misure di risparmio. Si tratta di un approccio poco comprensibile, dato che la responsabilità di condurre il Comune è innanzitutto del Municipio. Confidiamo in un rapido e significativo cambio di marcia, altrimenti sarà sempre più difficile correggere una spirale che sembra condurre a inesorabili aumenti di imposta.
Davide Rossi
Daniele Raffa
Fabrizio Poma